L’Università ha consegnato alla famiglia di Giulia Cecchettin la laurea. Le parole commosse di papà Gino e della sorella Elena.
Una giornata emozionante e molto sentita quella vissuta all’Università di Padova dove è andata in scena la consegna della laurea a Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Al netto di alcune polemiche alla vigilia, la cerimonia è stata molto forte e non sono mancate le parole di papà Gino e quelle della sorella Elena.
Laurea Giulia Cecchettin: parla papà Gino
Si è tenuto oggi, alle ore 11 nell’Aula Magna di Palazzo del Bo, il conferimento della laurea alla memoria in Ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin, la studentessa dell’Università di Padova vittima di femminicidio ad opera dell’ex fidanzato Filippo Turetta, pochi giorni prima della discussione di tesi.
Alla cerimonia era presente la famiglia della ragazza. In particolare ad aver preso parole sono stati il padre, Gino, e la sorella Elena.
Il padre della compianta Giulia ha ammesso di non riuscire ad essere completamente felice in questo giorno, per ovvie ragioni, ma ha anche compreso l’importanza del momento.
“Penso che la laurea sia un atto di riconoscenza dovuto. Almeno per oggi vorrei che il tuo nome non fosse ricordato solo per l’orrore che ti è capitato ma anche per la tua generosità. La tua determinazione per lo studio mi ha insegnato tanto. La scelta della tua Facoltà mi lasciò perplesso ma grazie alla lettera di una tua prof del liceo ho cambiato idea. Ti mettesti a piangere perché volevi fare Lettere ma volevi frequentare un percorso che ti aiutasse nel lavoro”, ha detto il signor Gino.
“Non mi ero mai reso conto del gigante che tu fossi: ci manchi più dell’ossigeno. Grazie per aver condiviso il tuo calore e la tua generosità”.
Il saluto commosso della sorella Elena
Più diretta e concisa sua sorella Elena: “Sono fiera di te e ti ho sempre ammirata. Mi sentivo sempre inclusa con te. Riuscivi sempre a essere lucida e comprensiva, per te e per noi. Oggi non dimentichiamo cosa avresti potuto fare se non ti fosse stata negata la possibilità. Non mi scorderò mai di quello che eri e che hai fatto”. La giovane ha concluso nel modo migliore: “Complimenti ingegnere”.